Il 108 è considerato un numero sacro, indica il completamento di un ciclo ed è spesso associato alle pratiche di meditazione, preghiere e ripetizione di mantra. Per i Rishi (i saggi dell’India) simboleggiava l’unione di Shiva e Shakti, l’energia maschile e femminile, dunque la creazione del mondo 3D.

E’ un numero che ritorna, con un simbolismo sacro, in molte filosofie e religioni: buddismo, induismo, sikhismo, giainismo, taoismo. Il Japa Mala tibetano è formato da 108 grani (o perline) utilizzati per ripetere i mantra. Di seguito alcuni significati del numero che ricorrono in tutti i settori dell’esistenza.

  • Nell’induismo, ripetere “OM” 108 volte dona pace e protezione spirituale
  • 108 sono le UPANISHAD, gli antichi testi indiani dello yoga
  • L’ alfabeto sanscrito è composto da 54 lettere al maschile e 54 al femminile = 108
  • E’ il numero di battute in una composizione di musica classica indiana
  • Shiva Nataraja danzava la sua danza cosmica di 108
  • Krishna danzava con 108 GOPI (mogli mucche) e si narra che si è sposato con 108 donne
  • 108 sono i vizi del buddhismo tibetano, pertanto i tibetani ritengono che recitare 108  volte i mantra sia un’attività sacra
  • Molte scale dei templi buddhisti hanno 108 gradini
  • Alcuni studi ritengono che esistono 108 stadi sul cammino dell’anima
  • Il monumento preistorico di Stonenge ha un diametro di 108 metri
  • Il diametro del Sole è 108 volte il diametro della Terra
  • La distanza tra Terra e Luna è 108 volte il diametro della Luna
  • In astrologia: ci sono  9 pianeti nel Sistema Solare che si muovono in 12 Segni zodiacali (9×12= 108)
  • Le 27 costellazioni lunari (nakshatras) si sviluppano su 4 elementi (terra, acqua, fuoco, aria) o su 4 direzioni (n-s-o-e) 27×4=108
  • Secondo la medicina cinese, quella indiana, l’ayurveda, le discipline marziali ci sono 108 punti di pressione principali sul corpo umano.

Questa ripetizione numerologica, in vari ambiti, in molte tradizioni è la conferma che esiste una connessione superiore che ci permette di co-creare nel momento in cui ci allineiamo con la sorgente divina. Inoltre, la ripetizione nella dimensione 3D è la prova che siamo stati creati “su misura” divina.

Nel video qui sopra trovi la ripetizione del HO’OPONOPONO per 108 volte, pensa a cosa vuoi cambiare nella tua vita e ripeti questa meditazione guidata per 21 giorni mantenendo l’attenzione sul tuo scopo.

Con affetto

Eleonora

La parola “equinozio” deriva dal latino e significa “notte uguale”; entrambi gli equinozi (sia quello di primavera che quello di autunno) sono gli unici due momenti in cui la lunghezza del giorno è uguale alla lunghezza della notte. Durante gli equinozi il Sole sorge perfettamente ad est e tramonta perfettamente ad ovest. Simbolo di eloquente equilibrio.

L’equinozio di primavera celebra la rinascita dopo il lungo e oscuro inverno, un momento di purificazione dopo il letargo invernale e la fertilità della terra che torna a donare frutti e raccolti. E’ il momento del risveglio della natura e noi siamo parte di questo processo.

Nel simbolismo cosmico l’uguaglianza del giorno e della notte rappresenta l’unione del Sole e della Luna, un allineamento tra le energie maschili e femminili molto intenso che conduce ad un equilibrio, ma per conquistarlo si dovranno sperimentare alti e bassi, momenti euforici e momenti tristi, situazioni positive e altre dolorose o di pesantezza.

La primavera è la stagione del rinnovamento, in cui i sensi si amplificano, il corpo vuole riprendere a muoversi, la mente  progetta idee, sogni, viaggi. Le emozioni sono più intense e nascono sentimenti di amore, fiducia, affettuosità. Vi risuona? La vita sboccia e si manifesta in tutte le sue forme, proprio come un fiore. E’ il momento di ripulire il proprio giardino interiore e lasciare spazio al nuovo.

Gli equinozi sono aperture energetiche, in particolare quello di primavera rappresenta l’inizio dello zodiaco e potrebbe rivelarsi un’iniziazione per chi ha intrapreso una via spirituale. Rappresenta una grande pulizia per rimuovere il dolore inconscio, liberarsi da schemi e abitudini sbagliate e ricostruirne di nuove. E’ un momento importante per l’evoluzione individuale, da un lato per la rinuncia ai piaceri egoici, dall’altro per il passaggio ad una maggiore consapevolezza.

L’energia dell’equinozio colpisce le nostre convinzioni mentali e le certezze fisiche, emotive e relazionali: è una fase importante di interiorizzazione, in cui l’intenzione è fondamentale per direzionare le energie che si manifestano. La pressione energetica sarà sempre più forte, solo il contatto con la Terra, Gaia,  e con Madre Natura ci potrà orientare nella giusta direzione.

Quest’anno l’equinozio di primavera avviene con la Luna Nuova, dunque abbiamo una duplice opportunità di manifestare con abbondanza e consapevolezza.

Segui la meditazione che trovi sopra per almeno una settimana e ripulisci, di volta in volta, la tua porzione di vera essenza.

Con affetto

Eleonora 💖

 

 

 

Il Solstizio d’Inverno determina l’entrata della stagione fredda ed è rappresentato dalla notte più lunga dell’anno, quella tra il 21 e 22 dicembre. Dal giorno seguente le giornate riprendono ad allungarsi fino ad arrivare alla rinascita della primavera.

Simbolicamente rappresenta la presenza dell’oscurità che, però, è sempre accompagnata dalla luce benché sia poca:  il Sole continua ad esserci, connesso all’idea della vita e dell’immortalità.

Il Solstizio d’Inverno, dunque, assomiglia ad una morte che da avvio ad una rinascita: il Sole riprende ad espandersi e l’uomo, così fragile e vulnerabile, attraversa le sue paure per vincerle e trasformarle. E’ un momento di grande rigenerazione cosmica  e spirituale.

Yogicamente parlando, è un buon momento per connettersi al settimo chakra, che conduce ad un’unione con il divino, all’ amore universale e alla comprensione. E’ un’opportunità per ritrovare in noi stessi l’autentica spiritualità da cui siamo stati originati.

Questa metafora di rinascita ha ispirato tradizioni e leggende tanto che molti popoli antichi hanno attribuito a questo periodo la nascita di una divinità o di un maestro. Basti pensare al Natale Cristiano!

Il Solstizio d’Inverno simboleggia la “nascita della luce”, della ripresa, di una rigenerazione in cui bisogna tener accesa la fiamma della fiducia.

A livello personale è il momento per compiere un avanzamento nel cammino interiore, affrontando le nostre ombre per trasformarle in luce, in consapevolezza, in nuove idee e progetti. Nella ciclicità dell’esistenza a cui tutto e tutti siamo sottoposti, questa è un’opportunità per lasciarci condurre dal buio alla luce, abbandonare il vecchio, lasciar spazio a emozioni nuove, fresche, ottimiste.

Per accompagnare il cammino del Sole puoi praticare il Surya Namaskar che trovi in questo video.

Con affetto

Eleonora ❤︎

E’ arrivato l’autunno! 🍁

Come ogni anno la magia del ciclo delle stagioni continua imperturbabile di fronte agli eventi. Che cosa succede quando ci sono gli equinozi? Essi rappresentano i due momenti dell’anno (e. d’autunno ed e. di primavera) in cui nella rotazione della Terra intorno al Sole accade che le ore di luce e quelle di notte siano uguali, perchè il Sole si trova allo Zenit dell’equatore.

Oggi è uno dei due giorni in cui c’è un perfetto equilibrio tra le ore diurne e quelle notturne. Da qui in poi il buio predominerà sulla luce fino al Solstizio d’inverno.

Questi tre mesi vanno vissuti nello stesso modo della natura che cambia colore e si ripulisce, lasciando andare quello che non serve più, come le foglie secche, per fare posto al silenzio e al riposo. Mentre il buio aumenta dobbiamo prepararci a vivere la nostra oscurità interiore per lasciare spazio alla luce che arriverà in seguito.

E’ il momento delle lunghe passeggiate per ammirare i colori della natura caldi e tenui che ci accompagnano verso un cammino di rinascita.

E’ il periodo in cui tirare le somme, fare delle valutazioni, comprendere dove siamo, se vogliamo cambiare qualcosa, se abbiamo soddisfatto i nostri obiettivi o quelli di altri. Anche in agricoltura questa è la stagione in cui si raccoglie l’uva, le olive, prima del freddo inverno in cui tutto tace.

Così dobbiamo prepararci al “letargo invernale”, con un periodo di quiete per prendere coscienza di noi stessi, riconoscere le cose ben fatte, prendersi una vacanza, regalarsi un pò d’amore, coltivare la scintilla della vita dentro di noi per alimentarla con passione e contrastare i momenti di buio.

All’equinozio d’autunno è anche legata la festa dell’Arcangelo Michele, il 29 settembre, al quale è affidata la lotta contro le forze del male: rappresentato con una spada che porta luce con cui abbatte un mostro diabolico e una bilancia nell’altra mano, che corrisponde anche al segno in cui entra l’equinozio.

La figura dell’Arcangelo Michele è legata al vigore marziale e alla forza solare che servono per attraversare il buio. Nonostante nei prossimi mesi la natura si addormenti e l’energia fisica si affievolisca, egli è simbolo del coraggio, della forza, della perseveranza, della sconfitta della paura. Rappresenta quella forza interiore che ognuno di noi cerca per attraversare il buio e ritrovare la luce.

L’ autunno è la stagione per porre fine ai vecchi progetti e riposare prima di crearne di nuovi. Il lavoro profondo e spirituale di ognuno dovrebbe essere quello di arrendersi, mettersi in protezione, sicurezza e acquisire fiducia in se stessi. E’ la stagione del “volere” attraverso il quale avviene il processo alchemico della trasformazione.

Scrivi su un foglio quello che vuoi trasformare, un atteggiamento, un vizio, una situazione, qualcosa che ti sta a cuore; nella notte tra il 28 e 29 settembre accendi una candela e dona il tuo desiderio agli Angeli ponendo il foglio sotto o vicino alla candela. Al mattino brucialo e lascia che la sua essenza li raggiunga.

Con affetto,

Eleonora

 

Chi segue le mie lezioni sa che prediligo la disposizione in cerchio, in cui tutti i partecipanti sono alla stessa distanza ed hanno una responsabilità unanime affinché tutto fluisca favorevolmente. Dedico del tempo a sistemare i dettagli in quanto esiste una consapevolezza di gruppo in cui ognuno dà e riceve qualcosa e l’impegno di ogni singolo è un dono per gli altri membri. Al contrario, quando qualcuno si dissocia crea una frattura all’intero cerchio.

Ricordo spesso l’importanza di questa figura sacra perché non è scontata e desidero che sia scolpita nella mente anche quando le circostanze non permettono di stare fisicamente in cerchio. Quello che voglio dire è che nella pratica dello yoga siamo tutti allo stesso livello, con la nostra presenza e condivisione omaggiamo gli altri partecipanti e, allo stesso modo, possiamo imparare da essi qualcosa. Continua a leggere

Oggi è il giorno in cui la luce predomina sul buio, in cui l’energia del Sole riscalda più a lungo la nostra Madre Terra. Astrologicamente il Sole simboleggia il padre e definisce il nostro segno zodiacale, ossia le nostre caratteristiche profonde, personali.

E’ il giorno che celebra la vittoria della luce sulle tenebre, non è fatto per chiedere all’Universo ma è un momento di ringraziamento e preparazione al “raccolto” che avverrà durante l’estate. E’ un momento di connessione con la nostra essenza e la Natura. Continua a leggere