L’accompagnamento empatico degli animali alla fine della loro vita è un processo simile a quello che si riserva all’essere umano, descritto ne “Il libro tibetano del vivere e del morire” che offre una guida per la cura dei morenti e i benefici del cammino spirituale.
Nel buddhismo tibetano esiste il rispetto per qualsiasi forma di vita, tutti gli esseri viventi sono senzienti, dotati di sensibilità, e per questo necessitano lo stesso rispetto dell’essere umano.
Gli animali, come le persone in fin di vita e i bambini, sono molto empatici. Questo significa che percepiscono le nostre emozioni, l’ansia e il dolore anche in punto di morte. Esiste un modo consapevole per accompagnarli in quiete alla fine della loro vita, affinché il loro passaggio sia facile. Questo è l’ultimo “grazie” che dobbiamo ai nostri fedeli amici.
Gli animali condividono con noi il privilegio di avere un’anima. Non solo provano affetto, ma desiderano essere amati.
Quando siamo troppo coinvolti dalle emozioni rischiamo di prendere decisioni sbagliate, di ascoltare le voci sbagliate, perchè non abbiamo la forza di reagire al dolore e alla sofferenza. Una guida esterna può aiutarvi a prendere le decisioni meno invasive per l’animale e accompagnarlo naturalmente alla fine con serenità e senza pentimenti.